La sezione di Amatrice impegnata con numerosi operatori nella formazione di addetti alla conduzione in montagna di persone diversamente abili
Domenica 26 Aprile la Sezione di Amatrice ha partecipato al 2^ modulo del corso per accompagnatori LH, che si propone di formare e abilitare operatori che possano condurre in montagna, su percorsi ben predefiniti e certificati LH, persone diversamente abili. Superato quindi il primo corso teorico svolto in aula ad ottobre 2014 a Rieti, dove sono stati affrontati aspetti teorici quali responsabilità, limiti degli accompagnatori, privacy, peraltro già comuni a tutto il mondo CAI, si è passati alla frase pratica.
Il corso si articola in diverse sessioni, e questi gli incontri che si sono tenuti fino ad oggi: il 18 aprile nei pressi di Licenza (Rm), a cui hanno partecipato ben 8 componenti della nostra sezione e il 26 aprile a Carpineto Romano. L’ultima sessione ha visto i soci CAI impegnati nell’assemblaggio dell’ausilio, una speciale carrozzina monoruota disponibile in varie versioni da scegliere in funzione al peso e età della persona trasportata. La conduzione dell’ausilio avviene ad opera di una squadra di almeno 4 persone: un conduttore che si pone davanti e che assicura principalmente la forza motrice, una persona dietro preposta all’equilibrio sia longitudinale e soprattutto trasversale e 2 persone ai lati, pronte ad intervenire in caso di eccessiva inclinazione dell’ausilio e per intrattenere la persona trasportata, verificare la sua temperatura e le sue eventuali esigenze.
Durante la giornata di formazione tutti i partecipanti hanno occupato almeno due volte i diversi ruoli, sia nella fase di salita che in quella di discesa, maturando l’esperienza necessaria per una corretta ed attenta conduzione.
“Dal punto di vista tecnico i percorsi LH sono chiaramente tutti classificati T – turistici, ma posso assicurare che le sensazioni personali e l’emozione che si prova a condurre una persona con handicap in luoghi a lui normalmente preclusi non è inferiore a quella di cui si beneficia durante le escursioni più impegnative e con fattore di difficoltà tecnico elevato” riferisce il socio della nostra sezione Massimo Gianni.
Ancora una volta la nostra sezione si è distinta nel panorama regionale per l’impegno e l’attenzione a tematiche di utilità sociali, partecipando con un numero importante di operatori alla formazione.